Tra IA e valori umani, come si scrive il CV perfetto?

Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 si è assistito a un fenomeno singolare, quello delle grandi dimissioni. Un trend già iniziato nel 2022, che nell’Unione Europea ha portato complessivamente all’abbandono di circa 2 milioni e 200 mila posti di lavoro. Si tratta di un aumento del 12,1% su base annua, con 529 mila dimissioni solo nell’ultimo trimestre. Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, stanno ridefinendo il panorama del lavoro, influenzando sia la selezione dei talenti da parte dei datori di lavoro sia la ricerca di nuove opportunità da parte dei candidati.

I recruiter utilizzeranno sempre più strumenti di intelligenza artificiale

Amanda Augustine, consulente sulla carriera di CVapp, evidenzia che nel 2024 assisteremo a un crescente utilizzo di strumenti basati sull’intelligenza artificiale da parte di recruiter per migliorare l’efficienza e la qualità delle loro attività professionali. Lo stesso discorso vale anche per i professionisti che si candidano per un nuovo ruolo professionale. Attraverso piattaforme dedicate, sarà possibile ottimizzare il curriculum vitae e ricevere un feedback quasi istantaneo, riducendo il tempo necessario per aggiornare e personalizzare il proprio profilo.

Sintetizzare le skills e colpire chi legge

L’aggiornamento delle competenze rimane fondamentale, così come la cura del curriculum vitae, che deve sintetizzare al meglio le esperienze lavorative e colpire chi legge in pochi secondi. La preparazione al colloquio può essere semplificata grazie agli strumenti di intelligenza artificiale, che offrono consigli su come rispondere a quesiti specifici e simulano colloqui su ruoli analoghi.

La chiarezza paga

Tuttavia, l’esperta sottolinea l’importanza di non affidarsi esclusivamente agli strumenti di intelligenza artificiale per la redazione del curriculum vitae. È cruciale evitare l’invio di layout non convenzionali e preferire invece un documento con intestazioni chiare, linguaggio semplice, parole chiave rilevanti e senza caratteri personalizzati o immagini.

Il lato umano resta prioritario

Parallelamente, nella ricerca di un nuovo lavoro resta fondamentale l’aspetto umano. La cura del branding personale su piattaforme come LinkedIn è essenziale non solo per trovare nuove opportunità, ma anche per stabilire connessioni e farsi conoscere.

In conclusione, il panorama lavorativo sta subendo una trasformazione grazie alle nuove tecnologie, ma l’equilibrio tra strumenti digitali e l’approccio umano rimane cruciale per il successo nella ricerca di lavoro.